Risarcimento danni da circolazione stradale: azioni esperibili

Ai fini del risarcimento dei danni derivanti da circolazione stradale, il danneggiato - una volta esperita infruttuosamente la procedura stragiudiziale nei confronti della propria compagnia di assicurazione e di quella del vettore - può proporre l’azione giudiziale di cui all’articolo 145, comma 2, nei confronti della propria compagnia di assicurazioni o di quella del vettore.

Lo ha stabilito il Giudice di pace di Pozzuoli, con sentenza 14 luglio 2008, così riprendendo il più recente orientamento della Corte Costituzionale secondo cui la procedura di risarcimento diretto di cui all’art. 149 dlgs 7 settembre 2005, n.209, che costituisce una vera e propria deroga alla disciplina ordinaria di cui all’art. 144, e la procedura di risarcimento del terzo danneggiato (art. 141) rafforzano la posizione del danneggiato, quale soggetto debole, consentendogli di agire direttamente nei confronti della propria compagnia di assicurazione o nei confronti della compagnia assicuratrice del veicolo su cui era trasportato senza, con ciò, privarlo della generale azione diretta ai sensi dell’art. 144.

Il testo della sentenza e la relativa massima potranno essere consultate dagli abbonati sul prossimo fascicolo della Rivista.