Controllo e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dai carburanti - trasporto stradale e navigazione interna

Il Parlamento europeo ha adottato la “Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 17 dicembre 2008 sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 98/70/CE per quanto riguarda le specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio nonché l'introduzione di un meccanismo inteso a controllare e ridurre le emissioni di gas a effetto serra dovute all'uso di combustibili per i trasporti su strada e che modifica la direttiva 1999/32/CE del Consiglio per quanto concerne le specifiche relative al combustibile utilizzato dalle navi adibite alla navigazione interna e abroga la direttiva 93/12/CEE “ Rif. Doc. (COM(2007)0018 – C6-0061/2007 – 2007/0019(COD)).
Nell’ambito del protocollo di Kyoto la UE si è impegnata a ridurre del 30% entro il 2020 le emissioni di gas effetto serra nel contesto di un accordo globale e del 20% unilateralmente. Un aspetto delle emissioni di gas serra provocate dai trasporti è stato affrontato con la politica comunitaria sulle emissioni di CO2 delle automobili. Un fattore che può facilitare il raggiungimento dei limiti stabili è costituito dalle specifiche relative ai combustibili.
Sarebbe utile istituire, a tal fine, un meccanismo che prescriva ai fornitori di combustibile di indicare le emissioni di gas a effetto serra prodotte durante il ciclo di vita dei combustibili da essi forniti e di ridurle a partire dal 2011.
I fornitori dovrebbero ridurre gradualmente le emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita per unità di energia dovute ai carburanti e all'energia forniti fino a un massimo del 10% entro il 31 dicembre 2020: la riduzione dovrebbe essere di almeno il 6% entro il 31 dicembre 2020 rispetto alla media comunitaria delle emissioni di gas a effetto serra per unità di energia prodotte durante il ciclo di vita dei combustibili fossili nel 2010, ottenute utilizzando biocarburanti e carburanti alternativi. Detta riduzione dovrebbe comprendere due ulteriori riduzioni del 2%, la prima ottenuta tramite l'utilizzo di tecnologie ecocompatibili per la cattura e lo stoccaggio di CO2 e di veicoli elettrici e la seconda tramite l'acquisto di crediti nel quadro del meccanismo di sviluppo pulito del protocollo di Kyoto.