Cambiamenti climatici: nel 2007 le emissioni di gas serra calano per il terzo anno consecutivo

Il Commissario europeo responsabile dell'ambiente, Stavros Dimas, ha constatato che le emissioni di gas a effetto serra dell'UE sono diminuite per il terzo anno consecutivo. L'inventario delle emissioni compilato dall'Agenzia europea dell'ambiente per il 2007, per il quale sono disponibili dati completi, indica una riduzione dell'1,6% delle emissioni nell'UE-15 rispetto al 2006 mentre l'economia è cresciuta del 2,7%. In tal modo, le emissioni nell'UE-15 scendono del 5,0% rispetto al loro livello nell'anno di riferimento. L'obiettivo stabilito dal protocollo di Kyoto è di ridurre mediamente le emissioni dell'8% nel periodo 2008-2012 rispetto al livello dell'anno di riferimento. Nell'EU-27 le emissioni si sono ridotte dell'1,2% nel corso dell'anno e risultano diminuite del 12,5% rispetto all'anno di riferimento.
Nel 2007 la riduzione delle emissioni nell'UE-15 è stata determinata in parte da condizioni atmosferiche favorevoli; il che indica che iniziano a dare frutti le politiche e le misure proattive in materia di clima adottate a livello nazionale e dell'UE in seguito a Kyoto.
Il calo dell'1,6% nelle emissioni dell'UE-15 tra il 2006 e il 2007 si contrappone ad un incremento del 2,7% del PIL nello stesso periodo; ciò significa che l'UE è riuscita a scindere ulteriormente le emissioni dalla crescita economica.
Il principale fattore di riduzione delle emissioni nel 2007 ( per 64 milioni di tonnellate di CO2 equivalente ) è stato il calo di emissioni degli utenti domestici, a causa di temperature più miti, delle industrie manifatturiere e del settore siderurgico, mentre sono aumentate le emissioni provocate da refrigerazione e condizionamento d'aria. 
Le emissioni del settore industriale sono calate del 14,1%, quelle del settore dell'energia senza i trasporti del 7,4%, quelle dovute all'uso di solventi e di altri prodotti del 23,7%, quelle dell'agricoltura dell'11,3% e quelle provocate dai rifiuti del 38,9%. Sono invece aumentate del 23,7% le emissioni causate in genere dai trasporti e del 24,7% quelle provocate dai trasporti su strada.
Nell'UE-27, la riduzione rispetto al 2006, pari a 59,4 milioni di tonnellate di CO2, equivalente, è attribuibile agli stessi motivi indicati per l'UE-15. Gli aumenti di emissioni nell'UE-27 sono stati registrati nei settori dei trasporti, della produzione di cemento e della produzione pubblica di energia elettrica e di calore nonché della refrigerazione e del condizionamento d'aria.
Il protocollo di Kyoto non prevede un obiettivo di riduzione delle emissioni per l'UE 27 poiché all'epoca dell'UE-12 gli stati non facevano ancora parte dell'Unione. Tuttavia, tutti gli Stati dell'UE-12 si sono impegnati a titolo individuale nell'ambito del protocollo di Kyoto a ridurre le emissioni del 6% o dell'8% rispetto ai livelli dell'anno di riferimento, con l'eccezione di Cipro e Malta che non hanno alcun obiettivo.