Ausiliari del traffico

Il potere di accertamento delle infrazioni al Codice della strada da parte degli ausiliari del traffico è limitato a quelle condotte che possono in qualche modo ostacolare l’ordinato e corretto esercizio dell’attività svolta dall’impresa dalla quale dipendono. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, II sez. civile, con sentenza 13 gennaio 2009, n. 551, precisando, altresì, che deve ritenersi illegittima la contravvenzione inflitta, da un ausiliario del traffico, ad un motociclista per aver parcheggiato il proprio veicolo su un marciapiede se tale condotta non preclude la funzionalità del parcheggio o quella degli spazi riservati alla circolazione dei mezzi pubblici.